I font, secondo me.
Ciao!
Il post che leggerai è il primo di una serie che ti aiuterà a districarti nel mondo dei font e della tipografia per creare un progetto grafico dal forte impatto e soprattutto corretto per quanto concerne la leggibilità: iniziamo dalle basi.
Nella progettazione grafica il messaggio che si vuole comunicare non è dato solo dal contenuto delle parole ma anche dalla forma delle stesse, il font. La sua scelta per una buona comunicazione è fondamentale e, di conseguenza, molto complessa.
CHE COSA TI DEVI CHIEDERE.
Per scegliere il carattere più adatto per la tua comunicazione devi partire da alcune domande:
- qual è il mio obiettivo?
- quale reazione voglio suscitare?
- a chi devo rivolgermi?
- che messaggio voglio trasmettere?
Una volta trovate le risposte si sceglie il carattere più adatto: non è necessario scorrere a casaccio la tendina dei font.
CHE COSA DEVI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE.
In linea di massima gli elementi di un font da prendere in considerazione per lo sviluppo di un progetto grafico sono:
- le dimensioni e lo sviluppo: cioè il rapporto tra corpo, altezza e occhio;
- la scelta di un ‘carattere rotondo’ per esprimere un approccio più amichevole contrapposta a quella di un ‘carattere con aste dritte’ che esprime maggiore freddezza e rigidità.
Per semplicità possiamo suddividere i font in tre grandi famiglie:
- serif (con le grazie), esprimono tradizione, autorità, responsabilità;
- sans serif (senza grazie), esprimono pulizia, semplicità, modernità, stabilità;
- script (scritto a mano), esprimono familiarità, calore, eleganza.
Qualsiasi comunicazione cambia radicalmente in base al font utilizzato, per questo motivo bisogna porre molta attenzione nella scelta. Proviamo a pensare a loghi o poster famosi e immaginiamoli con un altro font, forse non avrebbero avuto lo stesso impatto e sicuramente non avrebbero avuto lo stesso successo.
CHE COSA PIACE A ME.
Personalmente l’impatto visivo di una comunicazione per me è determinante per suscitare in me dell’interesse: rimango letteralmente senza parole quando mi arriva una mail con un carattere inusuale, ad esempio Comics Sans, il mio peggior nemico!
In una mail la leggibilità del messaggio è la priorità ecco perché non posso pensare di inviare una mail con un font a caso. Figuriamoci per una comunicazione coordinata.
Se scegliere il font giusto è difficile, abbinare diversi font è ancora più difficile, eppure fondamentale per la buona riuscita di un progetto.
Si può optare per la stessa famiglia variando però dimensioni o stili, oppure si può abbinare un serif con un sans serif, l’importante è farlo nel modo corretto.
Assolutamente da evitare è abbinare dei font simili oppure abusare e usarne troppi tutti insieme, si rischia che la comunicazione diventi confusa e poco immediata o, ancor peggio, poco leggibile.
“VAI SUL SICURO!”
Se sei ancora incerto un altro consiglio è “Vai sul sicuro!”, scegliendo font classici e particolarmente riusciti, i cosiddetti best seller! Per me alcuni capisaldi della tipografia sono:
- Helvetica nato nel 1957 è estremamente versatile e di intramontabile bellezza. Il mio preferito.
- Futura considerato il capostipite dei font san serif è, forse, il più amato tra i grafici.
- Gotham molto più recente ma non meno importante. è diventato ormai un punto di riferimento tra i font grazie alla campagna 'Yes, We can!” che ha portato Barack Obama nel 2008 alla Presidenza degli Stati Uniti. Noi lo abbiamo usato per la brochure del Lanificio F.lli Cerruti, che ne pensate?
- Baskerville qui dobbiamo catapultarci addirittura nel 1762, è un font graziato unico e iconico, senza tempo.
- Times New Roman è il carattere più usato al mondo, che altro dire?
Ora non ci resta che sbizzarrirci ed esprimere al meglio il nostro messaggio con i font corretti. Parola d’ordine… sperimentare! Solo così troveremo il carattere perfetto per la nostra comunicazione.
Ti è piaciuto il mio post? Allora scrivimi!
Ciao!
Il post che leggerai è il primo di una serie che ti aiuterà a districarti nel mondo dei font e della tipografia per creare un progetto grafico dal forte impatto e soprattutto corretto per quanto concerne la leggibilità: iniziamo dalle basi.
Nella progettazione grafica il messaggio che si vuole comunicare non è dato solo dal contenuto delle parole ma anche dalla forma delle stesse, il font. La sua scelta per una buona comunicazione è fondamentale e, di conseguenza, molto complessa.
CHE COSA TI DEVI CHIEDERE.
Per scegliere il carattere più adatto per la tua comunicazione devi partire da alcune domande:
- qual è il mio obiettivo?
- quale reazione voglio suscitare?
- a chi devo rivolgermi?
- che messaggio voglio trasmettere?
Una volta trovate le risposte si sceglie il carattere più adatto: non è necessario scorrere a casaccio la tendina dei font.
CHE COSA DEVI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE.
In linea di massima gli elementi di un font da prendere in considerazione per lo sviluppo di un progetto grafico sono:
- le dimensioni e lo sviluppo: cioè il rapporto tra corpo, altezza e occhio;
- la scelta di un ‘carattere rotondo’ per esprimere un approccio più amichevole contrapposta a quella di un ‘carattere con aste dritte’ che esprime maggiore freddezza e rigidità.
Per semplicità possiamo suddividere i font in tre grandi famiglie:
- serif (con le grazie), esprimono tradizione, autorità, responsabilità;
- sans serif (senza grazie), esprimono pulizia, semplicità, modernità, stabilità;
- script (scritto a mano), esprimono familiarità, calore, eleganza.
Qualsiasi comunicazione cambia radicalmente in base al font utilizzato, per questo motivo bisogna porre molta attenzione nella scelta. Proviamo a pensare a loghi o poster famosi e immaginiamoli con un altro font, forse non avrebbero avuto lo stesso impatto e sicuramente non avrebbero avuto lo stesso successo.
CHE COSA PIACE A ME.
Personalmente l’impatto visivo di una comunicazione per me è determinante per suscitare in me dell’interesse: rimango letteralmente senza parole quando mi arriva una mail con un carattere inusuale, ad esempio Comics Sans, il mio peggior nemico!
In una mail la leggibilità del messaggio è la priorità ecco perché non posso pensare di inviare una mail con un font a caso. Figuriamoci per una comunicazione coordinata.
Se scegliere il font giusto è difficile, abbinare diversi font è ancora più difficile, eppure fondamentale per la buona riuscita di un progetto.
Si può optare per la stessa famiglia variando però dimensioni o stili, oppure si può abbinare un serif con un sans serif, l’importante è farlo nel modo corretto.
Assolutamente da evitare è abbinare dei font simili oppure abusare e usarne troppi tutti insieme, si rischia che la comunicazione diventi confusa e poco immediata o, ancor peggio, poco leggibile.
“VAI SUL SICURO!”
Se sei ancora incerto un altro consiglio è “Vai sul sicuro!”, scegliendo font classici e particolarmente riusciti, i cosiddetti best seller! Per me alcuni capisaldi della tipografia sono:
- Helvetica nato nel 1957 è estremamente versatile e di intramontabile bellezza. Il mio preferito.
- Futura considerato il capostipite dei font san serif è, forse, il più amato tra i grafici.
- Gotham molto più recente ma non meno importante. è diventato ormai un punto di riferimento tra i font grazie alla campagna 'Yes, We can!” che ha portato Barack Obama nel 2008 alla Presidenza degli Stati Uniti. Noi lo abbiamo usato per la brochure del Lanificio F.lli Cerruti, che ne pensate?
- Baskerville qui dobbiamo catapultarci addirittura nel 1762, è un font graziato unico e iconico, senza tempo.
- Times New Roman è il carattere più usato al mondo, che altro dire?
Ora non ci resta che sbizzarrirci ed esprimere al meglio il nostro messaggio con i font corretti. Parola d’ordine… sperimentare! Solo così troveremo il carattere perfetto per la nostra comunicazione.
Ti è piaciuto il mio post? Allora scrivimi!