Il pack: uno strumento multifunzione
Una delle caratteristiche del nostro lavoro è quella di estrapolare la personalità delle aziende e fare in modo che la stessa venga comunicata attraverso tutti i servizi e i prodotti che propone. Uno degli strumenti più potenti e creativi con cui un’azienda può comunicare la sua presenza sul mercato e la sua voce unica rispetto a quella dei suoi concorrenti è il packaging.
Perché uno strumento multifunzione?
Il pack, o la confezione di un prodotto, riveste compiti di diversa natura che devono convivere all’interno di un singolo strumento in uno spazio limitato. Dal mio punto di vista deve rispondere a due funzioni principali:
- una funzione comunicativa e cioè deve parlare ai consumatori per ‘farsi scegliere’ a scaffale e nello stesso momento narrare l’identità di marca dell’azienda che lo produce;
- una funzione costruttiva che gli permetta di essere presentato, distribuito e immagazzinato nel modo più economico possibile.
Progettare un buon pack diventa quindi un lavoro di equilibrio tra diverse esigenze e di design ‘livello pro’ in quanto i problemi da risolvere sono articolati e mettono in campo competenze molto diverse.
Le funzioni che fanno funzionare un pack.
Tutti i pack devono comunque rispondere ad alcune funzioni chiave, di seguito proverò ad analizzarne alcune.
Protezione
Contenere, mantenere integro e proteggere ciò che è al suo interno è forse uno dei compiti più importanti del pack, se non il principale. Per alcune categorie di prodotti l’integrità del contenuto è fondamentale: cibi, bevande, medicinali e prodotti di bellezza sono alcuni dei settori più attenti al fatto che il prodotto arrivi ‘tutto intero’ ai proprio consumatori.
Anche l’aumento delle vendite online [e lo sto scrivendo a ridosso del Black Friday] ha reso sempre più importante questa funzione: un buon confezionamento, infatti, permette al negoziante o al produttore di risparmiare sul customer care successivo al ricevimento della merce.
Conservazione
Le merci oltre a essere protette devono anche essere conservate in aree di stoccaggio e magazzini. La forma di una confezione è quindi molto importante perché meno spazio occupa minori sono i costi di chi la deve immagazzinare.
Un altro aspetto da tenere in considerazione quando progetta un pack è ‘dove verrà riposto e fruito dal consumatore finale?’. Sia che si tratti di un profumo o di un barattolo di marmellata - oltre ad essere prodotto, trasportato e immagazzinato - ci sarà un momento in cui quell’oggetto sarà nelle nostre case e in quell’istante sarà riposto da qualche parte. Le domande da porsi sono: ‘Dove? E quanto misura lo spazio in cui ripone l’oggetto?’ Ci sono forme che sono definite dall’ingombro degli spazi che conterranno la confezione: mi vengono in mente, ad esempio, le confezioni del latte fresco. Bottiglie o scatole di Tetra Pak alla base hanno la stessa dimensione, quella che lo scomparto del frigorifero può contenere.
La sfida per fare un buon pack diventa sempre più avvincente! Uno dei pack che, secondo me, ha vinto questa sfida è Clever little bag di Puma: sostenibile, accattivante nella fase d’acquisto, leggero e fruibile.
Praticità
Qui iniziamo a entrare nel vivo della progettazione di un pack in quanto il prodotto che è contenuto dev’essere fruito in modo immediato e pratico da colui che lo compera: è il momento in cui in studio iniziamo a farci le domande strategiche su come il prodotto contenuto al suo interno può essere goduto dal consumatore e quanto questo meccanismo può essere innovativo.
Si può veramente dare sfogo alla creatività creando nuovi modi di fruire il prodotto attraverso linguette, tappi, chiusure e aperture. Uno dei progetti che in tal senso ho amato maggiormente è BurgoPak2GO che utilizza un sistema a scivolamento costruito completamente in carta [geniale!]. Personalmente l’ho visto utilizzato soprattutto per le tessere magnetiche, tipo bancomat e carte di credito. Ti ricordi la vecchia lettera con applicata la tua carta? Ecco. Dimenticala! Quando il tuo istituto di credito ti invierà la tua carta in un pack così fashion ti sentirai coccolato fin da subito.
Comunicazione
Un pack dal punto di vista comunicativo ha un ruolo estremamente importante, in uno spazio ridotto [magari una sola etichetta!] ha il compito di:
- persuadere il consumatore all’acquisto;
- comunicare il prodotto che contiene sia suscitando emozioni sia dando le corrette informazioni sul contenuto;
- inserirsi in modo coerente ed efficace nel racconto di marca che l’azienda costruisce sui media.
Questo mix rende sempre più importante inserire il packaging in una strategia di marketing completa infatti citando Lorenzo Miglietta:
“Un packaging ben progettato da parte di un designer può comportare il successo o il fallimento di un prodotto e può far diminuire o aumentare significativamente le vendite dello stesso.”
Possiamo anche spingerci oltre e affermare che un pack ben riuscito può diventare icona della casa produttrice e andare sulla copertina di una delle riviste più importanti al mondo come è successo nel 1950 alla bottiglia di Coca Cola che appare sulla copertina di Time, decretandone il successo internazionale.
Il pack giusto per il tuo prodotto e per il tuo brand parte da una profonda analisi delle esigenze del prodotto, del mercato e del consumatore, insomma non si può lasciare al caso. Nel nostro portfolio trovi alcuni progetti a cui abbiamo dato vita. Se sei interessato contattami per parlare del tuo progetto.
Una delle caratteristiche del nostro lavoro è quella di estrapolare la personalità delle aziende e fare in modo che la stessa venga comunicata attraverso tutti i servizi e i prodotti che propone. Uno degli strumenti più potenti e creativi con cui un’azienda può comunicare la sua presenza sul mercato e la sua voce unica rispetto a quella dei suoi concorrenti è il packaging.
Perché uno strumento multifunzione?
Il pack, o la confezione di un prodotto, riveste compiti di diversa natura che devono convivere all’interno di un singolo strumento in uno spazio limitato. Dal mio punto di vista deve rispondere a due funzioni principali:
- una funzione comunicativa e cioè deve parlare ai consumatori per ‘farsi scegliere’ a scaffale e nello stesso momento narrare l’identità di marca dell’azienda che lo produce;
- una funzione costruttiva che gli permetta di essere presentato, distribuito e immagazzinato nel modo più economico possibile.
Progettare un buon pack diventa quindi un lavoro di equilibrio tra diverse esigenze e di design ‘livello pro’ in quanto i problemi da risolvere sono articolati e mettono in campo competenze molto diverse.
Le funzioni che fanno funzionare un pack.
Tutti i pack devono comunque rispondere ad alcune funzioni chiave, di seguito proverò ad analizzarne alcune.
Protezione
Contenere, mantenere integro e proteggere ciò che è al suo interno è forse uno dei compiti più importanti del pack, se non il principale. Per alcune categorie di prodotti l’integrità del contenuto è fondamentale: cibi, bevande, medicinali e prodotti di bellezza sono alcuni dei settori più attenti al fatto che il prodotto arrivi ‘tutto intero’ ai proprio consumatori.
Anche l’aumento delle vendite online [e lo sto scrivendo a ridosso del Black Friday] ha reso sempre più importante questa funzione: un buon confezionamento, infatti, permette al negoziante o al produttore di risparmiare sul customer care successivo al ricevimento della merce.
Conservazione
Le merci oltre a essere protette devono anche essere conservate in aree di stoccaggio e magazzini. La forma di una confezione è quindi molto importante perché meno spazio occupa minori sono i costi di chi la deve immagazzinare.
Un altro aspetto da tenere in considerazione quando progetta un pack è ‘dove verrà riposto e fruito dal consumatore finale?’. Sia che si tratti di un profumo o di un barattolo di marmellata - oltre ad essere prodotto, trasportato e immagazzinato - ci sarà un momento in cui quell’oggetto sarà nelle nostre case e in quell’istante sarà riposto da qualche parte. Le domande da porsi sono: ‘Dove? E quanto misura lo spazio in cui ripone l’oggetto?’ Ci sono forme che sono definite dall’ingombro degli spazi che conterranno la confezione: mi vengono in mente, ad esempio, le confezioni del latte fresco. Bottiglie o scatole di Tetra Pak alla base hanno la stessa dimensione, quella che lo scomparto del frigorifero può contenere.
La sfida per fare un buon pack diventa sempre più avvincente! Uno dei pack che, secondo me, ha vinto questa sfida è Clever little bag di Puma: sostenibile, accattivante nella fase d’acquisto, leggero e fruibile.
Praticità
Qui iniziamo a entrare nel vivo della progettazione di un pack in quanto il prodotto che è contenuto dev’essere fruito in modo immediato e pratico da colui che lo compera: è il momento in cui in studio iniziamo a farci le domande strategiche su come il prodotto contenuto al suo interno può essere goduto dal consumatore e quanto questo meccanismo può essere innovativo.
Si può veramente dare sfogo alla creatività creando nuovi modi di fruire il prodotto attraverso linguette, tappi, chiusure e aperture. Uno dei progetti che in tal senso ho amato maggiormente è BurgoPak2GO che utilizza un sistema a scivolamento costruito completamente in carta [geniale!]. Personalmente l’ho visto utilizzato soprattutto per le tessere magnetiche, tipo bancomat e carte di credito. Ti ricordi la vecchia lettera con applicata la tua carta? Ecco. Dimenticala! Quando il tuo istituto di credito ti invierà la tua carta in un pack così fashion ti sentirai coccolato fin da subito.
Comunicazione
Un pack dal punto di vista comunicativo ha un ruolo estremamente importante, in uno spazio ridotto [magari una sola etichetta!] ha il compito di:
- persuadere il consumatore all’acquisto;
- comunicare il prodotto che contiene sia suscitando emozioni sia dando le corrette informazioni sul contenuto;
- inserirsi in modo coerente ed efficace nel racconto di marca che l’azienda costruisce sui media.
Questo mix rende sempre più importante inserire il packaging in una strategia di marketing completa infatti citando Lorenzo Miglietta:
“Un packaging ben progettato da parte di un designer può comportare il successo o il fallimento di un prodotto e può far diminuire o aumentare significativamente le vendite dello stesso.”
Possiamo anche spingerci oltre e affermare che un pack ben riuscito può diventare icona della casa produttrice e andare sulla copertina di una delle riviste più importanti al mondo come è successo nel 1950 alla bottiglia di Coca Cola che appare sulla copertina di Time, decretandone il successo internazionale.
Il pack giusto per il tuo prodotto e per il tuo brand parte da una profonda analisi delle esigenze del prodotto, del mercato e del consumatore, insomma non si può lasciare al caso. Nel nostro portfolio trovi alcuni progetti a cui abbiamo dato vita. Se sei interessato contattami per parlare del tuo progetto.